venerdì 14 gennaio 2011

L'aria fresca di Alex e SuperGigi (A-Team su LaStampa.it)

Vincere la Coppa Italia per tornare ad abituarsi a capire cos’è la vittoria. Ecco la traduzione dell’improbabile avverbio in chiave superlativo assoluto del dg. Marotta: “Coppa assolutissimamente importante”. Altrimenti, tutta questa enfasi per un torneo snobbato da tutti (Catania compreso) sarebbe inspiegabile. Letto così però condivido il neologismo.

Al di là di questo, la partita contro una squadra che aveva l’unico obiettivo di farsi eliminare senza umiliazione, non regala troppi spunti, ma sarebbe sbagliato sottovalutare la prestazione di Buffon e Del Piero, i migliori in campo.

Intanto, il fatto che SuperGigi abbia potuto ricordare ai troppi smemorati chi è, deve costringerci a qualche riflessione: sull’ingratitudine di questo mondo e sullo stato della nostra difesa. Ragionamento, quest’ultimo, che dovrebbe riverberare in sede di mercato (ma, abbiate pietà, non citatemi Barzagli).

Poi, il Capitano. Era tempo che non lo vedevamo così lucido ed è chiaro che la formazione messa in campo dal Catania non è irrilevante. Ma rimane la dimostrazione che se fai l’allenatore, puoi anche chiamarti Churchill, ma le tue strategie non valgono un centesimo rispetto alla classe dei campioni. Michel Platini provocava, dicendo che il Mister, se è bravo (e parlava quando era allenato dal Trap!), incide al massimo per il 20 per cento. Le Roi è nato ottimista. Per me, l’allenatore è come l’arbitro: meno si vede la sua mano e più merita. Le partite le vincono sempre i campioni, mai gli schemi.

Il mercato juventino finora è andato in direzione opposta, cercando pedine perfette (poi bisognerebbe vedere fino a che punto) per il celebre 4-4-2, ma senza quel quid in più che crea la differenza tra il buon giocatore e il campione (non parlo di fuoriclasse, perché abbiamo capito che non possiamo permetterceli). Però quando Alex ieri sera inventava sprazzi di calcio geniale io ho risentito l’ossigeno riempirmi i polmoni. Aria fresca, pulita. Era molto che non ne respiravo. E il guaio è che ormai non me ne stavo accorgendo neppure più.

P.S.: Chi si aspettava Forlan, si ritroverà Floro Flores. Sembra un’allitterazione ma non è la stessa cosa. Floro Flores (22 gol in tutto nelle ultime 4 stagioni) nell’Udinese è la riserva di Sanchez, quello che andrà all’Inter. Questo, detto senza ironia, è la foto dello stato attuale della Juventus.

4 commenti:

  1. Ciao Simone. Per risparmiare, si va a spendere di più. fuori un mese anche toni ma non è sfiga è che se compri toni, non puoi aspettarti altro che si infortuni.
    a proposito di 4-4-2, è un caso che le squadre più forti e convincenti in italia e europa, giochino senza esterni??? forse perchè non ce ne sono e quindi sarebbe più opportuno adattarsi ai giocatori (forti) che in questo momento ci sono?

    grazie e ciao
    Roberto

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  2. E' uno dei motivi. Il principale è che il 4-4-2 è il modulo base, adottato dalle squadre meno eclettiche. Ma qualsiasi modulo applicato in maniera talebana diventa disastroso.

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  3. COndivido l'articolo e francamente non capisco perchè andare a prendere Floro Flores (o Paolucci l'anno passato) per un paio di partite. Non ci sono dei giovani della primavera già pagati? Non è che se perdiamo due punti perdiamo lo scudetto ormai. Magari facendo giocare qualche giovane scopriamo dei talenti. Sorensen ad esempio mi sembra molto brava in prospettiva, certo deve migliorare in tante cose, ma lo può fare soprattutto se gioca in prima squadra (e comunque per me più che vedere il Grygera di Napoli può giocare sempre lui e fare pure degli errori, almeno è scusato).
    COsa aspettano poi a far rinnovare Del piero? Ha dimostrato di stare ancora bene e dare alla squadra sicuramente di più di Floro Flores o altri mezzi dilettanti (per quanto certo non possa più rendere come 10 anni fa).
    Non parlatemi poi di cedere Buffon per carità: se non teniamo entrambi temo che l'anno scorso (e speriamo non quest'anno) non sarà più ricordato come il punto più basso della storia juventina...
    Storari è bravo tra i pali, ma tra lui e Gigi (e chiunque altro) c'è una differenza abissale. Certo se uno si limita a guardare le parate sulla linea di porta effettivamente anche Storari ha giocato bene, ma anche tanti altri portieri se la cavano bene, ma è fuori dai pali che si vede la differenza tra Gigi e il resto del mondo. Se la Juve era più forte con Gigi non era certo per le 4/5 parate spettacolari che faceva in un anno, ma perchè tanti cross, punizioni e calci d'angolo finivano tra le sue mani in mezzo all'area sbrogliando matasse pericolose sul nascere. Sono cose meno appariscenti, ma anche più importanti delle parate ad effetto non credete?

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  4. Senza contare, @a.j., il carisma di Buffon. Una qualità di cui nello spogliatoio della Juventus c'è un gran bisogno.

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