venerdì 15 marzo 2013

Peggio del Bayern solo l'andata in casa

 

C’era soltanto un sorteggio peggiore: il Bayern con la prima in casa. I tedeschi vengono da due finali in tre anni, credere che l’esperienza in una competizione così non conti vuol dire non conoscere il calcio. Anzi, la vita, visto che in ogni mestiere l’attitudine mentale è fondamentale.

La Juve invece arriva ai quarti di finale da absolute beginner e l’impatto con l’Allianz Arena sarà simile a un frontale con un tir. Niente di comparabile a quanto affrontato finora dal ciclo Conte. D’altronde, se si vuole diventare grandi bisogna passare molti esami e questo è quello di laurea. Qualificarsi contro un Bayern assetato di vendetta dopo la beffa della finale casalinga dello scorso anno vuol dire accreditarsi di botto da top team europeo.

E, a proposito di finali perse, proprio Juve e Bayern, col Benfica, detengono il record assoluto: cinque. E dopo Real e Milan sono proprio i tedeschi ad averne giocate di più, nove. Tuttavia, una squadra che può permettersi il lusso di lasciare in panchina Robben e prenotare Guardiola, l’allenatore dei sogni di tutto il mondo, vuol dire che gioca in un’altra categoria.

Oltre tutto, è quella che tatticamente è meno abbordabile dal gioco contiano, essendo praticamente speculare, ma con molta qualità in più. Sono pessimista? No, sano realismo. La fede, poi, è altra cosa. Ragionevolmente alla Juve viene caricata la responsabilità continentale di evitare due semifinali con sole tedesche e spagnole. Non so che cosa possa significare, ma speriamo conti qualcosa. A questo punto qualsiasi cosa serve.

3 commenti:

  1. Senza paura e senza snaturarci. In fondo tutto non abbiamo nulla da perdere!
    Fondamentale sarà arrivare alla doppia sfida con questo vantaggio in campionato per schierare REALMENTE le seconde linee contro l'inter.
    Ciao Simone!
    Karl

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  2. Presentare il Bayern come strafavorito mi sembra un mettere le mani avanti. Io credo che la Juve sia inferiore al Bayern dal punto di vista tecnico, ma non da quello tattico. Anzi. Il Bayern l'anno scorso è arrivato in finale battendo Mou, ma abbiamo visto come quest'anno il Real sia passato col Manchester (meritava di uscire agli ottavi), e poi si è fatto fermare in casa da un Chelsea in cui Drogba giocava da solo. Quest'anno un poverissimo Arsenal ha rischiato il colpaccio a Monaco.
    La Juve ha almeno il 45% di possibilità di passare e una disfatta (sullo stile Barcellona-Milan) sarebbe una gravissima bocciatura.
    Io penso che Stenti sia d'accordo, ma presentare la sfida come più impossibile di ciò che è permette di esaltarsi di più in caso di esito positivo.

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  3. Simone, non facciamone un dramma, il sorteggio è stato tosto (pescando il Celtic agli ottavi siamo stati aiutati dalla buona sorte) ed era preventivabile, forse il peggio sarebbe stato un Barcellona (seppure non al top degli anni scorsi) o un Real fortunato, ma i crucchi del Bayern sono probabili finalisti, una vera corazzata che sarebbe errore madornale identificare come quelli del ritorno con l'Arsenal o sottovalutarli. Eppure, tatticamente, contro di loro ce la giochiamo a testa alta e possiamo dire la nostra (metterli in seria difficoltà e avere chances di eliminarli e ribaltare i pronostici). La tradizione contro di loro non è malvagia, vedremo. Posto che la testa deve essere al campionato, anche i sassi sanno che dai quarti di Champions in poi la differenza vincente la fanno i minimi errori o l'avere i campioni in squadra, più di certi collettivi. Però andiamo a giocarcela serenamente, perchè il traguardo raggiunto è già soddisfacente in termini di prestigio, appeal e soldi incassati.

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