sabato 2 marzo 2013

Il peso piuma degli attaccanti

Napoli - Juve ha risposto a molte domande nell’aria. Anche alla più fumosa, che volteggia da mesi: dove sarebbe la Juventus con un attaccante vero come Cavani. Se è quello della super sfida del San Paolo, esattamente dove è adesso.

Che è poi il paradosso dolce e amaro dei bianconeri: essere irresistibili nonostante si ostinino a giocare con un rebus di punta.

Continuo nel mio oramai stucchevole refrain: semmai Giovinco sia una punta, di certo non è una prima punta. Non ha i movimenti, la mentalità, la capacità di tener palla per far salire la squadra, non “sente” i movimenti della difesa avversaria quando scatta la tattica del fuorigioco, non sa giocare spalle alla porta. Quando ha la palla fa sempre qualcosa di troppo o cade. Poi i tifosi mugugnano, ma non è colpa sua se si ritrova lì davanti.

Con il Vucinic di queste ultime partite, poi, non ha proprio possibilità di dialogo. E Mirko si porterà il peso di quella pazzesca occasione fino a quando lo scudetto non sarà matematico. Perché se il campionato rimane in questo stato di coma cosciente è soltanto per l’incapacità della Juve di matarlo nel primo tempo.

Uscire dal San Paolo con un punto (anzi, quasi due, visti gli scontri diretti) e l’amaro in bocca la dice lunga sul colossale gap tra noi e gli altri.

Un gap, per una volta me lo si conceda, anche di trattamento da parte dei media. Se l’entrata su Lichtsteiner fosse stata fatta nell’area avversaria o se la gomitata Chiellini invece di prenderla l’avesse data, nessuno avrebbe parlato della partita, ma soltanto del "graditissimo" (da Mazzarri) Orsato.

Il dopo partita di Sky è sempre più ricco di buonumore. A un Caressa che chiude il collegamento con il risultato: “Napoli batte Juventus 1-1”, risponde la distratta conduttrice che riesce a dire a uno stranamente sorridente Conte: “Noi non siamo abituati a parlare di arbitri”. Ah no? Qualcuno le giri le registrazioni delle puntate precedenti. Infine la perla di Marchegiani, che di solito è il più lucido della congrega: "Sembrava una brutta gomitata, invece l'ha preso con l'avambraccio".

Tuttavia, sono orgoglioso di come la Juve non abbia degenerato in un’occasione che altri avrebbero messo come foto di sfondo del cellulare.

12 commenti:

  1. A prescindere dal precario stato di forma attuale, Vucinic sarebbe migliore di Giovinco come prima punta?

    Altrimenti si tratterebbe di lasciare fuori Vucinic e schierare Matri al centro dell'attacco, ma evidentemente Conte non intende rinunciare a Vucinic neppure in calo di rendimento.

    Evidentemente Conte ritiene tutte queste alternative comunque peggiori delle prestazioni di Giovinco nel ruolo di prima punta.

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  2. Non so giudicare se ieri sera è stata un'occasione mancata (dopo la colossale palla-gol fallita da Vucinic nel primo tempo, saremmo andati sul 2-0 in maniera cinica e cattiva e buonanotte ai ragli, sassi, bestemmie e urla dei pulcinella capitanati da un allenatore buono per il brodo, per quanto faccia da maiale) o un buon pareggio, dopo il rischio di perderla nel secondo tempo, più per eccessivo calcolo che per dominio altrui. Ho tre certezze, dopo questa trasferta ostica (eufemismo) da stadio quanto più incivile ci sia in Italia (e meno male che per un pezzo ce la siamo tolti dalle scatole). 1) Se dopo tantissimo furore mediatico per questa sfida del secolo/da finale di coppa del mondo, la squadra di casa invece di asfaltarci come voleva il popolo, per larga parte del primo tempo non ci capisce nulla in campo e trova il pareggio su fortuita deviazione altrui, qualcosa non quadra e la dice abbastanza chiaramente su chi è più forte. 2) Il gol del pari di Inler è nato da un'azione in attacco disastrosa di Giovinco, che invece di tirare in porta ha cincischiato, facendosi rubare la palla e questo ha secondo me oscurato una discreta prova almeno tattica che giustificava il suo (ennesimo) impiego dal primo minuto. 3) Se la Juve può perdere quasi da sola lo scudetto (e certi frizzi e lazzi non mi convincono, bisogna usare la spada più che il fioretto in certe partite per chiuderle), mi chiedo se questo Napoli possa essere abile alla rimonta completa (il ragliante Mazzarri sostiene possa fare 5 vittorie consecutive quando Cavani, che non è un alieno ma solo un grande attaccante, non segna da un mese e mezzo e quindi il Napoli non vince da più o meno lo stesso tempo) avendo solo il campionato a cui dedicarsi ma avendo anche la terza e la quarta in classifica a più o meno lo stesso distacco dalla capolista.

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    1. A questo punto credo proprio che il Napoli si concentrerà a salvaguardare il suo secondo posto. Fatto salvo un nostro harakiri.

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  3. Probabilmente Mazzarri, stando al quale i rigori per il Napoli sarebbero stati due, ora ha un doppio salvaschermo...

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  4. Qualcuno, prima o poi, chiederà a Conte come mai continua ad insistere su Giovinco e non fa giocare Matri o Quagliarella...
    Non aggiungo altro e mi auguro si facciano 10 punti nelle prossime 4 partite per togliere ogni velleità agli inseguitori!

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  5. E' chiaro che a Conte piacciono gli attaccanti di movimento e dai piedi buoni. Penso sia molto legato al ricordo di Vialli, con cui gioco'. Resta comunque eccessivo, secondo me, l'ostracismo a Matri e Quagliarella. Soprattutto al primo aveva mostrato di essere tornato in buona vena, visto lo stato di forma orrendo di Vucinic e Giovinco qualche minuto in piu' glielo si potrebbe concedere. Stesso discorso per Quagliarella: anche se in estate verrà ceduto, non farlo giocare proprio mai significa anche diminuirne il valore in vista di una cessione.
    Comunque un punto a Napoli sta meglio a noi che a loro. I punti che non avremmo dovuto buttare sono i 5 con le genovesi piu' che questi. Molto dipenderà dalla Champions, il campionato non é affatto chiuso. Direi che i prossimi tre turni sono fondamentali: il Napoli ha partite nettamente piu' facili delle nostre, vediamo come ne usciamo...

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  6. Il gap (evidentissimo) che c'è tra Juve e Napoli a questo punto non conta più.
    Perchè il Napoli essendo stato fortunato in tutta la stagione (con gli arbitri, soprattutto) si ritrova a soli 6 punti e non nel gruppone con le altre, dove dovrebbe essere.
    Se riesce a fare 5-6 vittorie di fila (rubacchiando qua e là) cosa possibile in sto campionato può vincere lo scudetto.
    E sarebbe una bestemmia calcistica.
    Detto questo gravissimo errore quello di Conte di non sottolineare il furto di venerdì nel dopo partita.
    Senza le conferenza stampa post Genoa e Lazio ora il Napoli avrebbe 4-5 punti in più.
    E adesso, in assenza delle sottolineature necessarie del vergognoso venerdì napoletano in campo e fuori, riprenderà a farli.
    Sono facile profeta.

    IMPERA

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    1. I conti si fanno alla fine, i pronostici a 11 giornate dal traguardo lasciano il tempo che trovano. Noi dobbiamo fare più punti possibili sia in casa allo Stadium che negli scontri 'diretti' rimanenti (trasferte Inter e Lazio, in casa col Milan). Il Napoli, aiutini e fortuna, deve fare molti più punti e non deve sbagliare (quasi) mai. Questo è un dato di fatto. Vedremo.

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  7. Il Napoli è a -6 dalla Juve e a +5 dal Milan. Che cosa lo preoccupa di più? Tentare un difficilissimo aggancio in vetta o guardare negli specchietti, dato che un terzo posto, con i preliminari di CL (aggiunto alle partenze di Mazzarri e Cavani) sarebbe catastrofico? A Verona, poi, siamo sicuri dei 3 punti?

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  8. Qs discorsi sugli specchietti lasciano, secondo me, il tempo che trovano..

    In ogni caso il Napoli deve provare a fare il maggior numero possibile di punti, per cui la juve deve in ogni caso fare il suo e poi vedere che succede. Ribadisco: 10 punti da qui a Pasqua e poi ci possiamo sedere al tavolo della CL con una certa tranquillità

    Sono certo che il ns allenatore saprà motivare tutti i giocatori, se poi cambiasse anche la coppia d'attacco non sarebbe male!!!

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  9. Ho sognato Asamoah uscire dal pullman della Juve sorretto a braccia dai compagni mentre, cosparso di polpa Mutti a guisa di sangue, piange e si dispera.
    Nel sogno Peluso, con le mani ancora intrise di pummarola, giurava di aver visto dei facinorosi mirare al povero Kwado per il colore della sua pelle e Marotta urlava al microfono di un Varriale catatonico "non finisce qui", minacciando un ricorso alla Lega per ottenere lo 0-3.
    Varriale, bianco come uno straccio, balbettava a fine partita se davvero gli juventini se la sentissero di vincere uno scudetto "contro il verdetto del campo" e ripeteva a mo' di mantra quanto la città di Napoli, storicamente vittima di manifestazioni di odio e mai carnefice, non meritasse "di essere defraudata di uno scudetto ormai certo, a causa di un banale quanto sfortunato concatenarsi di accidenti: i lavori in corso sulla via che porta allo stadio, la macchina della polizia che alza un piccolo cubetto di porfido che trasportato dal vento, come la risposta nella canzone di Bob Dylan, va ad infrangersi sul vetro del pullman della Juve".
    De Laurentiis abbandonava lo stadio alla volta degli Stati Uniti su uno scooter guidato da Mazzarri.
    Il giorno dopo Moratti e Stramaccioni dichiaravano che avrebbero preferito lasciare cento anni di scudetti al Milan sul campo piuttosto che vincere una sola partita a tavolino.
    E poi la telecronaca di Sky, dove "sai Fabio, Chiellini andava espulso, ti negano due rigori, vinci 1-1 ma sai che tutto potrebbe essere vanificato dai soliti truschini"..."Eh si Beppe, tu poi c'eri... su Ronaldo il rigore era netto"

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