mercoledì 21 novembre 2012

We are back!



We are back! La Juve è tornata anche in Europa. Il collega della BBC, dopo aver visto srotolare lo striscione della curva “Dopo l'Italia prediamoci l'Europa”, a fine partita ha ammesso di aver capito perché il popolo juventino è tanto fiducioso.

Il Chelsea campione continentale è stato messo sotto da tutti i punti di vista. Una superiorità vista in campionato tante volte, ma in Europa sono molti, moltissimi anni che non ricordo una Juve così. Per similitudine mi balza alla memoria la partita al Villa Park del 2 marzo 1983 contro l'Aston Villa detentore della Coppa dei Campioni (1-2, Paolo Rossi al 1' pt; Cowans (al 9', Boniek al 37' st). O l'indimenticabile Juve – Real del 14 maggio 2003 (3-1, Trézéguet al 12', Del Piero al 43' pt; Nedvěd al 28', Zidane al 44' st).

Non fate proporzioni ingenerose. Perché anche se a un certo punto quelli con la maglia blu sembravano il Chievo, in realtà erano i Campioni d'Europa, che fra qualche settimana andranno in Giappone a disputare il Mondiale per club. Certo mancavano Lampard e John Terry e l'estate gli ha portato via Didier Drogba, ma il peso specifico rimane lo stesso: troppa Juve, quasi niente Blues.

Quanta fame, in campo. Bulimia. Lichtsteiner, Vicinic e Qugliarella che si mandano in continuazione a quel paese durante una partita perfetta è lo specchio di una squadra incapac di accontentarsi. Di una squadra che può andar lontano davvero. Quanto? Chiederselo oggi è prematuro e persino controproducente. La qualificazione non è ancora matematica e fa bene Alessio a tenere tutti con i piedi per terra: perdendo a Donetsk si può addirittura finire in Europa League.

Inoltre, i giochi veri si fanno da febbraio in poi e, talvolta, essere troppo belli a novembre è un boomerang. Tuttavia ieri ho avuto la sensazione di assistere a un interruttore che veniva premuto, vedendo una squadra fare click nella testa. La splendida ragazza è diventata un'affascinante signora, consapevole e spavalda.

Inoltre, è stata buttata nel caminetto la carta della critica sul nostro attacco. A novembre, finora, Quagliarella e Giovinco hanno segnato 8 gol. Fabio ha timbrato il nono in 13 partite. Una media gol per minuti da top player. Basta farlo giocare.

P.S.: Menzione d'onore a Giorgio Chiellini, il migliore in campo, che attendeva questa serata dal 10 marzo 2009, quando proprio contro il Chelsea patì l'eliminazione e, soprattutto, l'espulsione per doppia ammonizione. Un senso di colpa che si portava dietro da tre anni e mezzo. E che oggi può dimenticare.

22 commenti:

  1. ciao Simone! grandissima Juve..da anni che non si vedeva così!
    lasciami precisare un refuso, nel 2003 Zidane segnò su azione, il rigore lo sbaglio Figo (ho ancora nei cassetti la bandierina argentata della curva..entrai al delle alpi alle 5.20 con coda..mai visto..)
    Al tuo elenco io aggiungerei la juve che battè l'ajax in semifinale del 97..
    Che soddisfazione ieri sera!
    Davide

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    1. Concordo sulla semifinale con l'Ajax nel 1997: una delle partite più intense che abbia mai visto, non solo della Juve!

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  2. Simone, se la Juventus contiana gioca così, con questa intensità, aggressività, pazienza, doti tecniche e tattiche, gestione del pallone, corsa e cuore, in Europa non dobbiamo aver paura. Se. Ieri è stata questa la Juventus che ho ammirato, una normale partita da grande squadra.

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  3. Bisogna sempre prendere in considerazione l' avversario.
    Juve dominante.
    Ma stiamo parlando di un Chelsea in un periodo di crisi e che lo scorso anno perse malamente anche col piccolissimo Napoli.
    La vittoria di ieri può diventare un boomerang,Simone.
    E in queste situazioni che capirà se la Juve è tornata ad essere la Juve.
    La vera Juve non si accontenta e pensa alla partita dopo.
    Non siamo ancora tra le prime 3 d' Europa ma di questo passo tra un paio d'anni se non il prox potremmo iniziare la coppa da favorita.
    E' questo il vero obiettivo della Juve.
    Dominare in Italia e partire da favorita anche in Europa.
    IL tutto con i dovuti tempi.
    Senza appellarsi ai rigori non dati a Vucinic, come piangini qualunque...

    IMPERA

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  4. Io credo che ieri sera sia stato il riscatto del calcio italiano. Da ieri sera qualcuno in Europa ricomincerà a parlare del calcio italiano col rispetto mostrato prima dell'era fantasia. Peccato che in Italia sia ancora in mano ad Abete e compagnia.

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  5. Grande Juve ieri, peccato non aver visto la partita (proprio ieri all'asilo dei miei bimbi dovevano organizzare la serata educatrici-genitori... eravamo tre papà con un occhio sempre al cellulare...). Comunque piedi per terra e profilo basso: fare un punto a Donetsk é tutt'altro che scontato, e non solo perché lo Shakhtar é un'ottima squadra, forse una delle piu' difficili da affrontare in questa CL. Soprattutto perché, già qualificati, possono fare il calcio che piu' prediligono, ovvero aspettarti e poi colpirti. Ma sono sicuro che Conte va là a giocarsi il primo posto, accettando il rischio di perdere. Noi non scendiamo in campo per pareggiare. Speriamo solo di non dover rimpiangere i due punticini gettati al vento in Danimarca, o i due grattati dal fondoschiena di Di Matteo al 93° lo scorso turno...

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    1. L'insensibilità delle istituzioni scolastiche verso i padri è proverbiale. Tieni duro, Fabrizio, ma t'assicuro che il peggio deve ancora arrivare: vedrai tra elementari e medie!

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    2. A loro parziale discolpa devo precisare che io abito in Svizzera, quindi almeno in parte sono giustificati per non aver dato la giusta importanza all'evento. Ho comunque detto a mio figlio (2.5 anni, maglia di Del Piero della sua taglia...) di fare ammattire le educatrici per punirle.

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  6. La juve ha fatto una grandissima gara, aveva di fronte i campioni d'europa che al cospetto sono sembrati una squadretta di categoria inferiore, ma i meriti sono dei bianconeri che gli hanno concesso una misera palla gol e poi li hanno sovrastati dall'inizio alla fine! Considerata anche la partita d'andata l'eventuale qualificazione è strameritata, però occhio ragazzi perchè secondo me un punto a Donetsk non è affatto scontato, gli ucraini vorranno arrivare primi nel giorne e tenere il pareggio fino alla fine ( con una vittoria sarebbe prima la juve )potrebbe essere un rischio, e lo Shaktak è una squadra tosta.....credo quindi che la qualificazione non sia affatto scontata

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    1. Concodo: dobbiamo andare a Donetsk e non sarà affatto facile. Peraltro, ieri gli ucraini hanno dimostrato quanto tengano al primo posto segnando un gol in modo assai poco cavalleresco...

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    2. VErissimo. Lo Shakhtar é fin qui la squadra piu' infida e difficile da affrontare di tutta la Champions. In piu', essendo già qualificati, possono adottare la tattica che piu' prediligono, vista anche la ressa di brasiliani che schierano: aspettarti e poi fregarti di rimessa. D'altronde la Juve non sa giocare per il pareggio, non sa fare calcoli: se lo fa, sbraca e si consegna all'avversario. Quindi andremo in campo per vincere, correndo magari il rischio di perdere. Certo mi seccherebbe uscire a causa di quei due punti buttati a Copenaghen o per il gol di Moses al 93°. Ma é anche vero che le prime due gare contro Chelsea e Shakhtar si puo' parlare di punti guadagnati, dato che potevamo benissimo prenderle. Quindi niente conti e all'assalto del primo posto: siamo la Juve.

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    3. Voi davvero credete che una squadra ucraina composta da brasiliani non capisca che un pareggio fatto di palleggi a metà campo sia il modo più diretto per ottenere il massimo risultato? Ingenui figliuoli.

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    4. GIA CARO STENTI il lupo perde il PELO MA NON IL VIZIO

      Tratto da Nel Fangodel dio del pallone

      «Al termine della seduta di quel venerdì, poco dopo le ore 14, mi si avvicinò il presidente juventino Boniperti accompagnato dall’avvocato Chiusano: disse che voleva parlarmi in disparte, andammo nell’ufficio-box della società bianconera all’interno della Federazione. A quel punto Boniperti disse: “Petrini: è nell’interesse di tutti – nostro, ma anche suo – che domani Cruciani non venga in aula a testimoniare. Noi rischiamo la retrocessione in serie B, ma lei rischia la radiazione... Bisogna rintracciare Cruciani e convincerlo a non presentarsi”. Poi il presidente juventino aggiunse: “Gli dica e gli prometta quello che vuole, ma lo convinca a non essere qui domani... Se lei darà una mano a noi, poi noi daremo una mano a lei”. Non la feci tanto lunga: ero così solo e disperato che per avere “una mano” dalla Juve avrei fatto qualunque cosa. Risposi: “Ci provo, anche se non ho la minima idea di dove sia adesso Cruciani”. “Si sbrighi a trovarlo”, concluse Boniperti, “ci sono solo pochissime ore di tempo... Gli dica pure che ha parlato con noi, e gli prometta quello che vuole”. Raggiunsi Savoldi, Colomba, Dossena, Paris e Zinetti, che si erano fermati ad aspettare che finissi di parlare con il presidente della Juve, e appena uscimmo dalla sede della Federazione gli riferii quello che mi aveva detto Boniperti.

      ............................ Riferii a Cruciani quello che mi aveva detto Boniperti: l’indomani non si doveva presentare al processo, gli dissi che se non fosse andato a testimoniare quelli della Juve gli avrebbero fatto avere 70 milioni. Mi aspettavo che lui non credesse subito alle mie parole, invece disse: “Va bene... domani sparisco. Ma dije un po’ che me devono pagà bene, sennò ritorno e ve faccio neri a tutti quanti!”».

      Carlo Petrini

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    5. Grazie, gentile Anonimo, per il contributo anche se il povero Petrini non c'entra un bel tubo.

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  7. Giovinco parte in panca e segna un gol inutile, proprio come nelle migliori occasioni.

    Eppure Giovinco mi piace, ma quando gli fanno fare quello che è capace di fare.

    enricob

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  8. Dopo il rigore (a quanto si dice) regalato al Milan. mi aspetto che i dietrologi si scatenino nelle loro fantasiose ricostruzioni... Forza scatenatevi!

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  9. caro Stenti Petrini c'entra c'entra, è Lei che fa finta di nulla....

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  10. Intanto un'altra pera MILANESE, cosi abbassate un po la crestina.....

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  11. La Juventus si sarebbe dovuta avviare verso un'altro campionato da imbattuta? Bene, ecco due sconfitte, una più pesante dell'altra, per di più contro le due rivali storiche, Inter e Milan. Pesantissimo 1-3 in casa contro un'Inter non certo irresistibile che rompe imbattibilità ed "incantesimo" del nuovo stadio e 0-1 a San Siro contro un disastrato Milan. La verità è che a Juventus è una buona squadra come tante e tante ed il suo unico, vero punto di forza sono gli avversari, che non ci sono, in un campionato mai stato di livello così basso. Il resto sono tutte balle (ultima quella che la sconfitta contro l'Inter abbia dato alla Juventus nuova forza: per battere Pescara, Neftchi ed un orrido Chelsea...).

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  12. Cominciamo dalla sintesi: Sconfitta meritata!

    Da spiegare la gestione tecnica:

    - come mai Lichsteiner non gioca? Ha rotto con Conte? Sarebbe il caso che qualcuno spiegasse... Passi che si voglia recuperare ISLA, ma la sostituzione con Padoin non ha alcuna motivazione!

    - Quando si capirà che schierare Giovinco è assolutamente inutile? Capisco che le punte della juve siano scarse e che quindi tale 'mostro di tecnica e fisica' possa svettare, ma dopo 4 mesi non c'è stata una partita decisa da Giovinco. Non sarebbe il caso di prendere atto della topica e cominciare a cercare alternative sia a livello di modulo che di uomini?

    Ritengo che la juve dovrebbe provare qualcosa di differente con le difese chiuse tipo 4-4-2 con cross dal fondo ed una torre al centro dell'attacco, ma da qs orecchio lo staff tecnico non ci sente e non capisco perchè ....

    Attenzione agli ucraini!

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