venerdì 2 novembre 2012

Grazie a Pogba, Pirlo fantasista

E così, dopo il Napoli, ci ritroviamo a giocare un altro big match. Stavolta con l'Inter. È il segno che dietro c'è un turbine e l'unico punto fermo è la Juve. Che, tra l'altro, sta tenendo un ritmo che mai nessuno nella storia ha mai tenuto: 28 punti su 30.

La Juventus porta così a 49 le giornate utili consecutive in campionato (-9 dal record storico del Milan di Capello dei primi anni novanta), ha il miglior attacco del torneo (22 gol segnati, come la Roma), la miglior difesa (5 reti al passivo), ha mandato in gol 12 giocatori finora in dieci turni di campionato.

Tuttavia qualcuno scrive e dice che allo scontro diretto l'Inter arriva più in forma. Da dopo l'asfaltata alla Roma io stesso sostengo che la Juve stia vivendo un periodo di appannamento (il che è paradossale: superare una crisetta fisiologica a punteggio pieno è il quadro di una forza impressionante; dove può arrivare quando la supererà?). Ciò detto seguo l'Inter con l'attenzione imposta a un milanese e non ho ancora capito quale gioco le stia regalando la conduzione Stramaccioni.

È una squadra quadrata, che subisce poco, soprattutto fuori casa dove ha una striscia interessante di otto successi consecutivi, considerando anche l'Europa League. E lontano da San Siro in campionato hanno subito un solo gol, a Bologna. Però quando deve fare gioco fatica, spesso va sotto e, come insegnano Roma e Siena, perde pure male.

Conte e il suo team devono perciò evitare di far fare all'Inter quello che le riesce meglio: mollare il pallino all'avversario e ripartire in contropiede. Non sarà facile, perché la Juve ha l'aggresione nel Dna, ma guai a lasciare a Milito e, soprattutto, a Palacio gli spazi in cui amano sguazzare.

Se tutto andrà come deve (e come credo) sabato sera il solco sulla seconda potrebbe essere un cratere lunare. Abbiamo in mano il set-ball (non dico il match-ball solo perché non siamo nemmeno a un terzo del campionato): non sprecarlo vorrebbe dire dare una gran mazzata psicologica a tutto il campionato.

Capitolo a parte merita un discorso su Pogba. Finalmente il mondo calcistico italiano ha scoperto di che pasta è fatto e ora sarà dura (e masochistico) lasciarlo in panchina. Col Bologna per qualche minuto abbiamo visto un inedito 3-4-1-2. Un ritorno al trequartista dove però si è ritrovato Giaccherini.

Se al posto suo ci andasse Pirlo potremmo tornare a parlare di fantasista. Solo un sogno? Forse. Ma un centrocampo formato da Vidal, Marchisio, Pogba e davanti Pirlo mi fa innamorare.

6 commenti:

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  2. Secondo me Pirlo portato più avanti avrebbe più gente addosso e anche di mestiere, adesso gli allenatori tendono a sacrificare una punta o un centrocampista offensivo per marcarlo, con la tua ipotesi potrebbero essere giocatori più tosti e non so se alla sua età il nostro vate sarebbe ancora in grado di declamare la sua poesia. Però è anche vero che ormai non passa giorno che non riesca in qualche modo a stupirci......

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  3. no, io un centrocampo cosi' non lo vedo, al massimo si potrebbe tentare un Lippi prima maniera, 3 4 3 con marchisio e vidal sugli esterni , pirlo+pogba in mezzo e con le tre punte a fare un pressing pazzesco sugli avversari (tipo vialli ravanelli e del piero)

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  4. Magari avessimo Vialli, Ravanelli e Del Piero là davanto...

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  5. Eccoci qua dopo il disastro con l'inter!

    Dovrei dire tutto previsto: non capisco quale sia il criterio con cui scegliamo gli attaccanti. Giovinco sta sempre in campo e non si capisce il perchè, Bendtner ha scalato posizioni senza un motivo valido e per qs 2 scarponi vengono sacrificati, nell'ordine, Quagliarella che dopo i 3 gol in 2 4 giorni tra Chelsea e Chievo sarebbe diventato titolare in tutto le squadre di serie A, e Matri, l'attaccante che ci ha fatto vincere una buona fetta dello scudetto dello scorso anno.

    Non capisco quali siano i criteri che usa il ns staff tecnico, mi piacerebbe che venisse fatta qualche domanda chiara in tal senso..

    Non disperiamo in ogni caso, penso che lo scudetto si possa vincere e vincendolo sull'inter ci sarà più gusto!

    PS
    Secondo me ci vorrebbe una bella multa allo svizzero: che motivo aveva di fare sia il primo che il secondo fallo costringendo l'allenatore a sprecare un cambio (fatto tra l'altro con una fretta che non ha fatto altro che legittimare le GIUSTE lamentele interiste e mandare in crisi l'arbitro!)

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  6. Il cratere lunare ce l'hai nel culo, ciao pagliaccio.

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