lunedì 1 ottobre 2012

Tutto il sudore di Zeman

Fino alla calata della sgangherata banda Zeman la squadra più brutta mai apparsa allo Stadium era la Roma di Luis Enrique. Quella che se ne tornò a Roma con quattro gol sul groppone e la consapevolezza che il tanto strombazzato progetto romano del profeta Baldini era al capolinea.

Era difficile quel 22 aprile prevedere che in soli cinque mesi avremmo assistito a uno spettacolo ancora più imbarazzante. I giallorossi si sono superati in modo sbalorditivo, presentandosi in casa della prima della classe vestiti di stracci. Roba da vergognarsi: quando la Juve sfida la rappresentativa della Val d'Aosta a fine luglio, trova gente che sa cosa fare molto meglio di Totti, De Rossi e compagnia piangente.

Fatti un nome e se ti fai la pipì a letto tutti diranno che hai sudato, dice un proverbio illuminante. Se Luis Enrique avesse fatto una figura così a Torino a settembre invece che ad aprile, a Caselle avrebbero dirottato il volo per Roma e si sarebbe ritrovato direttamente a Barcellona. Invece, Zdenek Zeman, il guru della panchina, ha solo sudato copiosamente. Probabilmente il microclima dello Stadium deve avere connotazioni amazzoniche.

Difficile, pertanto, giudicare la partita della Juve. Così, superficialmente, sembra un'interpretazione spaziale, ma è molto probabile che se mettete sul ring il miglior Cassius Clay col sottoscritto anche lui farebbe una gran figura. Peraltro la velocità con cui mi metterebbe k.o. sarebbe superiore a quella che ci ha messo la Juve per dimostrare che se un tecnico fa crescere bene i giovani ma è incapace di far giocare quelli già formati è meglio se allena una Primavera.

Su una palla al centro a favore della Roma, ho visto sette (sette!) giallorossi in fila sulla linea di centrocampo e tre sulla linea del cerchio. Da lì a Stekelemburg 40 metri di vuoto. Incommentabile. Come lo è l'azione del quarto gol della Juve. Sombrero di Barzagli a Taddei: trenta metri di deserto. Palla a Giovinco, da solo, altri 20 metri di deserto. Quando al campetto del martedì dove gioco con gli amici, notiamo un divario simile rifacciamo la conta e riequilibriamo le squadre. Sennò non ci si diverte.

Alla vigilia Zeman aveva chiesto di evitare 90 minuti d'insulti. Lo Stadium l'ha accolto giusto con un paio di cori standard. A insultarsi ci aveva già pensato da sé. Inutile infierire, noi al ventesimo della partita con la Roma eravamo già alla vigilia dello Shakthar.

15 commenti:

  1. Ogni tanto passi a vedere se tutto è a posto? Nel caso avessi perso le chiavi di casa :D http://friendfeed.com/10scudetti

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  2. Caro Simone,

    non sono tifoso della Juve ma va dato merito che ha chiuso la pratica Roma con una facilità disarmante.

    Una buona Juve (se fosse stata super o avesse continuato a spingere sarebbe finita 8-0) ed una pessima Roma che, come hai scritto giustamente, ci ha messo anche del suo.

    Juve forte in Italia ma in Europa è da valutare perché sembra che manchi qualcosa in attacco, tuttavia se Quagliarella tornasse, o si confermasse, ai suoi migliori livelli i problemi sarebbero risolti dato che è un ottimo attaccante. Ricordo che 2 anni fa, a Natale 2010, con Delneri (ho detto tutto), la Juve prima dell'infortunio di Quagliarella (la prima di gennaio) era a soli 5 punti dalla vetta.

    Secondo te varrebbe la pena spendere soldi per un "top-player" in attacco quando recuperi il miglior Quaglia?

    Su Zeman posso dire che vuole un tipo di gioco che questa Roma, secondo il mio parere, non è in grado di fare.

    Devo dire che De Rossi è il giocatore che mi ha deluso di più, ha mostrato poca personalità contro la Juve (non ha mai verticalizzato, non è stato capace né di difendere né di impostare un'azione offensiva), mi aspettavo di più da lui sinceramente.

    Credo che la sfida scudetto sarà Juve-Napoli perché le altre non le vedo in corsa sinceramente.

    La Roma l'abbiamo vista, l'Inter non ha ancora una vera identità, il Milan non è da scudetto (sarebbe un miracolo se arrivasse 3°), la Fiorentina gioca bene ma non ha attacco (handicap abbastanza pesante) e la Lazio ha anch'essa dei limiti.

    Devo fare i complimenti alla Sampdoria del tuo amico Ferrara che ieri ha giocato una partita agguerrita nonostante le assenze (Maxi Lopez, Pozzi e Maresca) e penso che metterà in difficoltà chiunque, anche la Juve, in questo campionato.

    Saluti!

    Dario da Milano

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    1. Ciao, Dario. A gennaio nessun top player si sposta. E a giugno quelli che hanno mercato in Italia non ci vengono. Quindi, mi tengo Quagliarella e Matri molto stretti. Sì, la sfida è Juve - Napoli, mentre per l'altro posto in Champions l'Inter è in pole nonostante sia la più debole Inter degli ultimi sei anni.

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    2. Simone, scusami, una domanda di mercato: fermo restando che i top-player a gennaio non cambiano casacca e che quelli che lo fanno in estate non vengono in Italia, un arrivo di Drogba a Torino durante il mercato invernale è impensabile?

      Un grazie anticipato!

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    3. Drogba in Cina ha un contratto fino a fine 2014 a 248mila euro a settimana. Tu al suo posto che cosa faresti?

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    4. Resterei in Cina...

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  3. Poche volte ho letto un tuo pezzo così "duro", però riconosco che la prestazione dell'avversario e la dialettica del suo allenatore non possono che portare a scrivere un commento simile sulla partita.
    Comunque sia, concordo.

    In merito alla risposta che hai dato al commento di Dario, non pensi che la Fiorentina possa arrivare davanti all'Inter a fine anno, soprattutto considerando che a gennaio potrebbe aggiungere qualcosa là davanti?
    Non avessimo Conte (anche se in tribuna), uno come Montella non mi sarebbe dispiaciuto sulla nostra panchina.

    Ciao e buona serata

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    1. Se la Fiorentina sostituisce Ljajić con un giocatore di calcio può dire la sua. Montella è senza dubbio il secondo miglior allenatore del campionato.

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  4. Prima della partita di sabato, le ultime due volte che Zeman venne a Torino furono col Lecce: 5-2 nel 2004/05 e 4-1 nel 2006/07. Dei 9 gol fatti, 5 ricordano molto quello di Matri: difesa che sale (per il dogma -peraltro ben spiegato dal Mondo a Novastadio- della distanza fissa della linea difensiva dalla palla), sbaglia sistematicamente il fuorigioco e almeno in 2 (solitamente punta + centrocampista) si inseriscono e si involano verso la porta. Quel che fa rabbrividire è il "sistematicamente" con cui le difese zemaniane perpetuano lo stesso identico errore. Cito Mauro Graneris, fratello zebrato e giornalista con cui Simone spesso si è confrontato a Telenova (non so se poi hanno occasione di sentirsi anche fuori dallo studio televisivo): nella sua carriera Zeman non ha il limite di non aver vinto niente, ma di non aver imparato niente, nemmeno dai suoi errori.

    Detto questo, la Juve di sabato era ben diversa da quella di Firenze e dubito che una squadra meglio organizzata avrebbe retto l'onda d'urto. Tre punti in cascina, già un piccolo vantaggio sulla terza in classifica (4 punti) e tanta fiducia per l'incontro di stasera ;)

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    1. Concordo co Gianluca. Per me Zeman e' ok al massimo con i giovani e con gli attaccanti, per il resto come allenatore vale pochissimo e il fatto che gli vengano affidate squadre di A si spiega solo con la sua dialettica polemica e diffamatoria: lui per primo ha capito che e' l'unica arma in suo possesso.

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  5. D'accordo che l'errore principale di Zeman sia quello di non cambiare mai le sue idee, ma credo che la squadra ancora non abbia assimilato pienamente le direttive dell'allenatore: sebbene ci riuscisse, vedo la Roma al massimo come contendente per il terzo posto.
    Ci sono tecnici ancor più impreparati di Zeman che allenano da anni in A, seppure in squadre piccole, ma che non hanno mai fatto il salto di qualità. Tanti vedono nel boemo un grande allenatore solo perchè nel possesso palla è uno dei migliori, consentendo alle sue squadre di creare una mole di occasioni da rete, mentre altri non seguono il tecnico giallorosso perchè incline a migliorare una fase difensiva pessima: io credo semplicemente che, eccezion fatta per una decina di allenatori, nel mondo non ce ne sono di intelligenti da capire che bisogna adattarsi a ciò che offre una squadra e ad attaccare i punti deboli dell'avversario. Di Zeman se ne parla troppo solo perchè diamo adito a quello che dice di inconsueto fuori dal campo, ma, se non avesse mai detto niente, sarebbe passato quasi inosservato in questo mondo, anzi, anche agli juventini risulterebbe simpatico: un perdente che fa divertire!

    Lorenzo

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  6. prova ma dove siete finiti tutti?
    claudio milan

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  7. @ Claudio Milan. Non siamo finiti in nessun posto. Ad onor del vero, qualcuno è scomparso (Impera) e mi dispiace tanto, altri abbiamo provato a trasmigrare sul sito di Beccantini. Qualcuno è ancora li, altri si sono ritirati per un indefinibile disagio (io). Ho detto a Stenti che se chiude il blog non è una tragedia, sta iniziando la stagione dei funghi. Da teodolinda956

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