Nonostante i funerali che si celebrano
in ogni angolo dello Stivale, mancano solo due giornate al termine
del campionato e abbiamo un punto in più. Questo significa che, sul
suolo del medesimo Stivale, esiste una sola squadra che vincendo due
partite è certa del trionfo. Tutte le altre no. Il resto è fuffa.
Certo, la nottata che poteva essere da
sogno è finita tra gli incubi e dispiace per il modo e per il chi.
Gigi Buffon non meritava una macchia così nel suo curriculum e va
lavata al volo, perché in caso contrario sarà ricordata per sempre.
Tuttavia, ieri sera la Juve non ha
fatto nulla per meritare di uccidere un campionato in coma. Ed è
riuscita da sola a rivitalizzarlo. È caduta dove finora, forse con
la sola eccezione di Cesena, aveva dimostrato risiedesse la sua vera
forza: nella testa. Una partita malgestita, come male è stato
digerito il tempo che passava senza raddoppiare un gol arrivato
presto. Troppo campo e troppa palla sono stati concessi al Lecce in
dieci. Anche i cambi non mi hanno convinto. Caceres era in serata no,
Lichtsteiner è qualche settimana che sembra in debito di lucidità,
eppure gli innesti non hanno riguardato le fasce. Certo, sulla
sinistra doveva esserci De Ceglie, l'uomo più in forma degli ultimi
tempi, ma s'è infortunato subito. Eppure un Giaccherini me lo sarei
giocato almeno una mezzora. Forse è mancata lucidità anche in
panchina.
Quando non si è abituati a vincere, i
rischi sono questi. E chissà se questo assurdo incidente di percorso
verrà ricordato come una tappa fondamentale di una crescita che è
tutt'altro che compiuta. Ora Conte deve essere bravo a mettere la
testa dei suoi nel freezer, ghiacciare i pensieri e tornare a pensare
al campo.
Gol di Muntari, terze stelle, Verona
dell'85, apertura di un ciclo, sono argomenti da spazzare e gettare
nel dimenticatoio. Ora c'è un unico pensiero che deve ossessionarci:
vincere a Trieste e con l'Atalanta. Poi il Milan faccia quel che
vuole, che proprio non riesco a tifare per la banda stramacciona.
Dopo la sconfitta di ieri a Parma mi interessa poco del derby, se avessimo vinto sarebbe stato diverso perché saremmo stati in corsa Champions, il vero obiettivo.
RispondiEliminaDel resto perché dovremmo vincere il derby? Per andare in Europa League così il prossimo anno verremo eliminati per scarse motivazioni? Per fare un favore alla Juve? Manco a pensarci! Meglio che ci vada la Roma in Europa League.
La Juve dipende da se stessa perché comunque è avanti sul Milan.
Per il 3° posto spero nel Napoli, che merita il 3° posto Champions più di tutti.
Obiettivamente credo che quest'Inter fuori dalla Champions sia il verdetto più giusto per quello che si è visto quest'anno.
Saluti!
Dario da Milano
...anche perche la banda stramacciona pur di farci vincere lo scudetto metterà in campo la primavera
RispondiEliminaVerissimo Simone, spiace vedere Buffon così, ma era già la terza volta che si arrischiava in questo tipo di dribbling ieri sera... Errare è umano, ma perseverare è diabolico
RispondiEliminasi puo ammettere che quando fai i pronostici non azzechi una ? tipo festeggiamo contro il lecce,e goleada contro il siena 0-0...detto da un tuo lettor ;)e
RispondiElimina;-)
Eliminase auspicare un pareggio nel derby significa tifare Inter a vabeh...onestamente non mi frega di certe ossessioni, l'unica ossessione e' la Juve che vince e spero si faccia il prima possibile, aspettare dieci giorni e' troppo :)
RispondiEliminaViva la sincerità, questo ti fa decisamente onore. Neanche io riuscirei a tifare Juve....
RispondiEliminaNon ti pare di essere stato un tantino "offensivo" dicendo banda STRAMACCIONA?
Io ho scritto Juve (e maiuscolo), non ho scritto banda parrucchina.......
Alessandro
Alessandro, non vederci dell'offensività: in altri tempi sarebbe stata la banda "manciniana" o "mourinhana". credo che l'intenzione di Simone fosse questa :) Se Strama ha un cognome che può indurre a fraintendimenti mi spiace per lui
Elimina@ Gianluca: sono sicuro che Simone non volesse offendere intenzionalmente, altrimenti non verrei spesso sul suo blog a leggere, però STRAMACCIONA suona male rispetto alle altre....poi se il suo cognome è questo amen...
EliminaAlessandro
I 12 avvocati dello Stra sono già riuniti per la querela ;-)
EliminaDovrebbero querelare quei tifosi milanisti e napoletani che chiamano gli interisti "stramaRcioni", come si legge su certi forum nel web
Eliminaio mi limito a dire che spero che l'immagine simbolo del campionato per i milanisti resti il gol di Muntari e non la papera di Buffon.....sono stra-convinto che che il derby vada al Milan e che il campionato si decida cmq domenica, se non si vince a Trieste possiamo andare in vancanza, altrimenti l'ultima in casa con l'Atalanta.....non dico altro.
RispondiEliminaBe', ovvio, Luca. Per vincere servono sei punti.
EliminaCaro Simone, prima di tutto devo sottolineare che seguo le tue opinioni calcistiche sul giornale La Stampa da diverso tempo e ultimamente anche su questo blog. Ho addirittura conservato un tuo (ineccepibile) intervento di quasi un anno fa, quando volevi spedire via con lo shuttle "gentaccia" come Del Neri & co. Lì è stato, credo, un sunto inequivocabile della bassezza in cui era caduta la Juventus (e molti se non tutti i tifosi che la seguono in Italia e all'estero) post-Calciopoli, se dobbiamo indicare un periodo temporale preciso. Ho imparato a inquadrare le tue opinioni, sia quando ti esalti e sia quando spesso in passato (quest'anno ci sono state per fortuna poche occasioni) volevi quasi buttar via la chiave con sdegno per la delusione accumulata. Ci metti eccessiva foga e poco equilibrio, spesso non è facile mantenerlo e me ne rendo conto. Non mi sono per esempio piaciute le tue ultime esternazioni post vittoria allo Stadium con la Roma, quando da guascone pensavi già a fare facili calcoli di classifica per il primato matematico o di gol segnati... proprio in quel momento bisognava andare relativamente cauti, un po' come il nostro assoluto campione Buffon (i veri campioni in squadra sono lui, il capitano e Pirlo, credo) che mercoledi sera ha fatto un dribbling di troppo nella sua area e da gesto tecnico che i campioni possono (e devono in certe occasioni) fare si è tramutato in castroneria calcistica che ha praticamente in un attimo gettato ancor più equilibrio e indecisione nella lotta per lo scudetto (o per il nostro sogno, ancora Conte docet) con i rossoneri del Milan (e che ha regalato un punto immeritato a quelli del Lecce).
RispondiEliminaUn solo punto di distacco, quindi. E due partite alla conclusione di questi giochi. Troppo poco un solo punto (o anche tre come poco fa) per cantare vittoria. Non voglio mettere mani avanti, ma solo considerare giustamente la questione che è in bilico. Se la squadra è davvero pronta, di testa soprattutto, vincerà le due partite che restano senza farsi condizionare da altro e altri e vinceremo tutti insieme lo scudetto con merito.
Credo che noi juventini (molti, le eccezioni in negativo esistono ovunque) dobbiamo voler bene a questa squadra, a questo Conte, al nuovo stadio, in parte a questa nuova dirigenza voluta da Agnelli jr (lui un po' ne capisce e si circonda di uno che ne capisce ancora meglio come l'indimenticabile Nedved) e che profuma davvero di Juventus come deve essere.
Noi juventini non dobbiamo blaterare come gli illusi interisti (lungi da me confrontarmi con loro, sarebbe più facile trovare acqua pura nel Sahara) o come i napoletani esaltati (due esempi casuali ma lampanti): non bisogna credere alla favola che per tornare vincenti come eravamo prima basti un allenatore serio e capace e un Pirlo della situazione. E che basti un solo anno. E non bisogna abbandonarsi agli isterismi se qualcosa alla fine può andar storto, seppure la stagione è stata ineccepibile (e non azzardo maiuscola) sotto molti punti di vista La questione importante che Conte prima di tutti ha capito è che bisogna mettere basi serie per vincere. Che succeda prima, ben venga, si vincerà ancora di più dopo magari. Ma l'essenziale è mettere basi e non sfarinarle al primo colpo di tempesta.
L'assunto che vincere (anche una 'banale' coppa Italia) aiuta a vincere è sacrosanta, soprattutto per un club e una tifoseria tra le più penalizzate dopo Calciopoli e che forse di riflesso ancora paga. E da qualche parte bisogna pure iniziare. L'impazienza di vincere si può quindi anche giustificare ma bisogna pure canalizzarla in equilibrio e non in frenesia inutile: potremmo scoprire, tra non molto, che per sfamarci dopo anni grami poi dobbiamo patire per altro tempo. Non ce lo possiamo più permettere, temo.
Preferisco aprire un ciclo con la relativa tempistica e non vincere uno scudetto per poi stare a guardare gli altri alzare trofei.
Saluti.
Roberto
Caro, Roberto, che posso fare oltre a sottoscrivere? E grazie anche per i rilievi che mi sottoponi. Ma sono sanguigno e non voglio censurarmi: non con voi, che siete intimi. Grazie per la tua attenzione.
EliminaCaro Simone,
RispondiEliminaavete meritato lo scudetto, niente da dire. Comunque Grande Inter stasera che ha smentito le tue teorie ed ho sorpreso pure me. E' sempre bello vincere un derby.
Saluti.
Dario da Milano
Dario, grazie, ma non avevi teorie. Semplicemente faticavo a credere che il Milan avrebbe potuto perdere un derby così decisivo. Ma l'avete strameritato.
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