lunedì 9 gennaio 2012

E io dico: "Benvenuto, Borriello" (A-Team su LaStampa.it)

Non capisco e non giustifico. A che pro esporre uno striscione lungo quanto la curva che spara in fronte a un nuovo arrivo? Non è questione di eleganza o intelligenza, proprio di bieco vantaggio. "Borriello mercenario senza dignità è una frase di una bassezza vergognosa: a chi serve?

Ancora non ho digerito il famoso “I maiali non allenano” dedicato a Carlo Ancelotti, quando arrivò in bianconero. Non solo Carlo Ancelotti non è un maiale, ma un gran signore: ma, quel che più conta, è che allena eccome, e vince dappertutto, come la sua carriera dimostra. Nell'estate del 2008, abbiamo rispedito al mittente Dejan Stankovic, che non sarà un maestro di fair play, ma che dopo quel rifiuto giocò le stagioni forse migliori della sua carriera. Ditemi voi se non si sarebbe servito, magari al posto di Poulsen o Tiago.

Il calcio non ha più un'anima da tempo immemore, ognuno volta la gabbana a secondo degli interessi del momento spicciolo, eppure da alcuni si pretende comportamento irreprensibile e coerente per tutta la vita. La scelta di chi debba essere puro di spirito e chi possa permettersi l'esatto contrario è poi tutta nella testa dei curvaioli. Per me, entrare in quel tipo di logica è un rebus indecifrabile.

Discutere la scelta tecnica di Borriello, quando si hanno Matri e Quagliarella, è ovviamente lecito. Io stesso l'ho fatto, soprattutto se sarà costretto a giocare di sponda come spesso è costretto a fare Matri (che, tra l'altro, è arrivato a quota 7, senza rigori, che tanto non ci danno mai). Ma ormai l'affare è concluso e l'ex romanista è un nostro giocatore: accoglierlo a insulti servirà a farlo rendere di più in campo? Mi pare difficile. E quindi a cui prodest?

Non capisco, non giustifico e pure un po' m'arrabbio. Non mi spingo neanche in quell'arrampicamento sugli specchi del rifiuto che non fu un rifiuto, perché la Roma offriva di più e di meglio. Sono dettagli inutili, che non spostano la vicenda: Borriello oggi è juventino e come tale va accolto, se non altro per dimostrargli che cos'è la Juve. Una società unica, diversa da qualunque altra. Punto. Spero solo che domenica pomeriggio lo Juventus Stadium non si sporchi con un'equivalente vergogna. Sarebbe il modo più vile per inaugurare il 2012 in casa.

(Tutti i giorni sono su: http://dieciscudetti.blogspot.com/)

13 commenti:

  1. Lex Luthor per Stenti9 gennaio 2012 alle ore 13:02

    Finalmente un articolo! Buon 2012! Se non incomincia a segnare Borriello, visto che Quaglia è sfigatissimo e il gemello di Boksic (Vucinic) fa il vanitoso, non so quanto possiamo reggere ancora...certo, io avrei richiamato Immobile dal Pescara, ma capisco anche oramai se se sei giovane e italiano si fa dura...cito sempre l'esempio di Del Piero : buttato in campo a 17 anni e mezzo dal Trap. La difesa è la stessa dell'anno scorso meno Licht., quindi secondo me il merito della classifica della Juve è tutto di Conte. Ma a te piace Piazarro?

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  2. Prima ancora che sul comportamento della curva, occorre riflettere su quello dei media. Mi pare siano stati loro a parlare in modo altisonante di "gran rifiuto".

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  3. La domanda è: servono ancora le curve? Spicchi anarchici di stadio, dove non vige nessuna legge. Tolgono i tappi alle bottigliette d'acqua di chi va in tribuna, sequestrano accendini e ombrelli, ma là, in curva, tutto è lecito. Ogni tanto vietano qualcosa come i tamburi, per dare una parvenza di controllo, ma in curva c'è di tutto. I curvaioli sono una minoranza, che tra l'altro spende pure poco rispetto al resto dei tifosi, ma si sentono in diritto di fischiare o criticare un giocatore, influenzandone inevitabilmente il rendimento. Possono perfino indurre vendite o cessioni (mi viene in mente Vieri, accusato dalla curva di essere troppo amico dei milanisti, di non esultare dopo i gol e di non amare la squadra.. cacciato), o rovinare le domeniche ai giocatori presi di mira: pensate all'addio al calcio di Maldini, poche migliaia di curvaioli fischiarono, e il giorno dopo non si parlava di altro.
    La mia proposta è un tifo organizzato: vogliamo le coreografie, che sono uno spettacolo del calcio? le società assumino un team apposta per organizzarle, tanto ufficiosamente è già così. Non ci sarà più la curva, amen, canterà tutto lo stadio.

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  4. io concordo che lo striscione e qualsiasi insulto sia, oltre che stupido, anche controproducente e quindi senza senso.
    Di certo però c'è anche che senza senso è l'acquisto di Borriello (o almeno, se un senso ce l'ha, ci si è guardati bene dal farlo sapere). Cosa c'è di diverso tra Borriello e Toni o Iaquinta? Non ditemi che è un attaccante migliore perchè tutti e tre non giocano da tempo immemore. Forse e dico forse, è un vantaggio economico, ma data la difficoltà a vendere gli altri tre, è una scommessa peggio che sotto l'aspetto tecnico. In questa situazione è stato paragonato a Stankovic. Mi auguro che alla fine non venga paragonato a Tiago.

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  5. Stenti, si dice "cui prodest" non "a cui prodest", dato che cui e' gia' dativo! ma il latinorum l'ha imparato da Berlusconi?

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  6. Risposte
    1. Complimenti Sig. Stenti, mi piacciono le persone che sanno accettare le correzioni! il suo italiano e' comunque meglio di quello di Rossi che sembra scriva ubriaco dentro una betoniera accesa, penso che per un giornalista almeno l'ortografia debba essere corretta. Da interista mi sarebbe piaciuto uno come Borriello che e' potenzialmente di gran classe, anche se mi sembra leggerino di testa: per quello basta un buon "angelo custode" del club. Cordialmente, Alberto

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  7. secondo me lo scandalo non è tanto borriello in quanto giocatore ma la scelta fatta dalla società: sono 2 anni che siamo carenti in difesa, sia qualitativamente (chiellini ha i famosi "ferri da stiro") sia numericamente (se si fa male barzagli chi riproponiamo come centrali? chiellini e bonuccia, la coppia da 50 goal - subiti - a stagione?).
    l'apporto di marotta è quindi da discutere: non sa comprare (solo scarti strapagati) e non sa vendere, apre 1000 tavoli ma non ne conclude mezzo.
    il milan, con galliani, va dai campioni, li coccola, li fa innamorare, li coinvolge... marotta no: va a madrid per aguero, a villareal per rossi, dovrebbe andare a dortmund per goetze e poi? sembra che si fermi al primo ostacolo che le trattative presentano come di consueto.
    ecco qual è il problema della juve: marotta. problemi che conte sta riuscendo a mascherare.
    prima ci libereremo di marotta a favore di chi il mercato lo saprà fare, prima torneremo "grandi". marotta è uno che sa solo fare il mercato stile "doria" ma noi siamo la juve.

    e infine ti dico no; stankovic non lo rimpiangiamo come non lo abbiamo rimpianto nei 2 anni di capello e come non lo avremmo rimpianto se avessero condannato anche l'inter per le intercettazioni.

    saluti

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  8. Sullo striscione non posso fare altro che sottoscrivere quanto scritto da Simone. Il problema del cosiddetto 'tifo organizzato' è la connivenza delle società, che si trovano spesso costrette ad accettare i ricatti delle curve per quieto vivere. Quando sento paragonare la situazione italiana a quella inglese degli anni '80 mi viene da ridere: gli hooligans erano una vera e propria piaga sociale, alla quale controibuivano povertà, alcoolismo e una violenza che attraversava trasversalmente tutta la società, ma non avevano alcun legame organico con i clubs. Legame che chiunque abbia frequentato gli stadi in Italia sa esistere tra le dirigenze e i caporioni delle curve. Vi ricordate quando l'Inter affidò ai Boys il compito di svolgere funzione di steward a San Siro? Nessuno si è mai accorto che i capi delle Brigate Rossonere viaggiavano in aereo con la squadra nelle trasferte di Coppa del Milan, o che una volta il loro capo si recò ad Arcore a parlare di mercato con Berlusconi? Gli stessi discorsi, sia chiaro, si possono fare per il tifo juventino. Gli ultras italiani sono qualcosa di differente dagli hooligans: campano sul racket dei biglietti e sullo spaccio di stupefacenti, e sono spesso collegati alla malavita organizzata e alle organizzazioni politiche di estrema destra (si pensi al rogo appicato nel campo rom a Torino qualche settimana fa). E' così che nelle curve, ogni domenica, si verifica una sospensione delle leggi dello stato italiano...

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  9. Tempo fa Capello ha affermato che un grosso problema del calcio italiano sono gli ultrà. Ho fatto due anni al Delle Alpi di fianco a questi incivili e so benissimo che l'unica cosa che li muove sono i soldi e il potere in curva, il resto sono balle, a loro della squadra non frega NIENTE. Finchè avranno appoggi e coperture politiche sarà un cancro che non si potrà mai debellare. Infine un appello a te Simone che puoi parlare in tv: la finiscano i giornalisti di allargare ogni idiozia degli ultrà a tutti i tifosi. Esempio:"I tifosi della Juve non vogliono Borriello" no! Non i tifosi, ma quell'associazione a delinquere che del calcio se se impippa! Noi siamo meglio e molti di più di quei quattro scacciacani!
    Grazie e scusa lo sfogo
    Poddompsas

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  10. @Poddompsas, nessuna scusa da chiedere: sfogo comprensibilissimo, come quello di @Yuri.

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  11. Qualcuno può dirmi che tipo di giocatore è Behrami? A quanto pare, Marotta lo sta trattando. Vivo all'estero e ho perso un po' il punto sul calcio italiano, fatta eccezione - ovviamente - per la Juve...

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  12. se dipendesse da me scioglierei ogni forma di tifo organizzato, gli ultras portano solo problemi, dalla sicurezza negli stadi, alla sicurezza nelle aree adiacenti allo stadio...per non parlare degli autogrill ecc. per ciò che riguarda la faccenda Borriello sono stanco di sentire quattro ragazzotti erigersi a voce del popolo juventino, quella è gente incazzata con il mondo, che vive la partita come una guerra contro tutto e tutti, quando la capiranno una buona volta che la juve è il bene supremo forse inizieremo a raccogliere i risultati sperati...dopo tutto la juve crea 10 occasioni da gol a partita ma soffre sempre fino alla fine perchè non riesce a chiudere mai le gare....con tutto il bene che voglio ai nostri attaccanti se arriva uno che la mette dentro posso solo essere felice....Luca da Gallarate

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