giovedì 14 aprile 2011

Ode ai vecchietti


Uno di questi due andrà a giocare la finale di Champions League. Il primo è nato a Madrid, il 27 giugno 1977, il secondo a Cardiff, il 29 novembre 1973. Trentaquattro e trentasette anni.

Da noi, il paese dove Alex Del Piero (9 novembre 1974) e Francesco Totti (27 settembre 1976) sono continuamente criticati e faticano a trovare un posto in squadre che si barcamenano tra il sesto e il settimo posto, non può che impressionare.

Invece, quando c’è rispetto per la classe, altrove non si guarda la carta d’identità. Chiunque dei due vada in finale, io tiferò per lui. Vederlo alzare la coppa sarà la conferma che non ho sbagliato a innamorarmi di questo sport meraviglioso.

8 commenti:

  1. CHE BESTEMMIA!!!!!!! IL SOLE 24 ORE HA PUBBLICATO LA CLASSIFICA DEI 100 TOP MANAGER ITALIANI del 2010 E AL 47° POSTO C'E' BLANC : 2.228.000 EURO DI STIPENDIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! PER FARE COSA!?!!?!?!?!?

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  2. Scusa, ma che senso ha? Ma che forse è possibile paragonare Del Piero a Giggs e Totti a Raul?

    Forse si potrebbe azzardare un paragone confrontando le prestazioni Champions di Giggs e Raul con quelle di Del Piero contro il Brescia e di Totti contro il Genoa.

    Oppure invece qualcuno veramente crede che Totti e Del Piero potrebbero garantire prestazioni anche soltanto simili a quelle di Giggs e Raul nei quarti di Champions?

    Enrico

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  3. Si, Enrico, qualcuno veramente lo crede.

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  4. dal Corriere della sera - di Aldo Grasso15 aprile 2011 alle ore 11:21

    Ho approfittato della missione impossibile dell'Inter contro lo Schalke 04 (e tale è stata) per un piccolo esperimento di sociologia a buon mercato, di antropologia cheap. Ho messo a disposizione di alcuni amici interisti tre comode postazioni televisive, qualche piccolo confort enoico, e ho detto loro: scegliete tra Raiuno (telecronaca di Stefano Bizzotto e Salvatore Bagni), Premium Calcio (Bruno Longhi e Aldo Serena) e Sky Sport (Maurizio Compagnoni e Luca Marchegiani), poi mi spiegherete perché.
    La prima scelta è stata incredibilmente di ordine scaramantico, a ribadire lo spirito irrazionale che soffia sul mondo del calcio. Chi ha assistito alla sconfitta dell'andata sulla Rai ha scelto un'altra rete, e così via, in una turnazione propiziatoria.
    La seconda scelta è stata di ordine tecnologico. Il gruppo dei rassegnati (impossibile rimontare) ha scelto Sky Sport perché trasmetteva in HD e la qualità delle immagini era superba.
    Solo al terzo posto, con mio sommo stupore, la motivazione che invece considero primaria: l'apporto dei telecronisti. Al termine della partita, pur nello sconforto degli ospiti, ho cercato di capire qualcosa di più, ma tale era la tensione che nessuno ricordava particolari significativi della telecronaca. Sì qualche frase fatta del tipo, «Bizzotto sembra un impiegato del catasto», «Bagni è un commentatore da bar», «Serena è bravo» (ma nessuno ricordava il nome del suo collega), «Compagnoni è meglio di Caressa». Su quest'ultima affermazione ho cercato di aprire un dibattito, premettendo che per me, in questo momento, la coppia Compagnoni-Marchegiani è la migliore che ci sia.
    Se un telecronista diventa troppo personaggio la sua telecronaca ne risente? Bisogna sempre parlare durante una telecronaca o momenti di silenzio non sarebbero altrettanto espressivi? Il racconto sta al passo della tecnologia? Erano troppo depressi per rispondere giudiziosamente. Eppure mi parevano domande sensate.

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  5. Senza ombra di dubbio, sì, Enrico.

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  6. Lex Luthor per STENTI15 aprile 2011 alle ore 18:38

    Adesso! Se per Del Piero posso venirti incontro, soprattutto per il Del Piero pre infortunio, mettere Totti sullo stessopiano di Raul e Giggs è una bestemmia! Basta guardare il palmares! Totti ha un mondiale in cui se anche non ci fosse stato nessuno avrebbe notato la sua assenza. Mi ricordi Beccantini in alcune cose....Scrivi bene, i tuoi articoli sono belli (forse meno aulici di quelli del tuo maestro Bec - se posso definirlo così -). E devo dire che rispetto al Bec capisci più di calcio contemporaneo. Bec non me ne voglia! (leggerà sicuramente il blog o tu puoi riferirglielo)....Lui è rimasto ai tempi di Muccinelli e Sivori. Osava mettere sullo stesso piano Zidane, Platini e Maradona. Stiamo bravi! Zizou una spanna sotto ai due geni degli ultimi 30 anni. Messi ci si sta avvicinando a loro. P.s.: ogni tanto passa a fare una visita su La Stampa-qui juve online.

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  7. La riflessione che mi viene da fare, partendo dal mondo del calcio e ampliandolo è questa: all'estero se sei giovane e vuoi lavorare vieni visto come una risorsa per la tua azienda, in Italia essere giovani è un limite. Per fortuna, almeno nel mondo del calcio, l'età è abbastanza vincolante. Si può dire tutto del mondo del calcio tranne che non ci sia rinnovamento (sul campo perlomeno...)
    Giggs è veramente un giocatore pazzesco, di grandissima classe e correttezza...tiferò sicuramente per lui se arriverà in finale! Raul è uno dei bomber più forti degli ultimi 20 anni, è capace di toccare un solo pallone in tutta la partita e far vincere la sua squadra...l'unica cosa che non gli ho mai perdonato (anche se non è responsabilità sua, ma avrebbe dovuto impuntarsi) è che se ne sia andato da Madrid, quella maglietta bianca gli dava un'aurea di leggenda.
    Totti e Del Piero, non me ne voglia nessuno, sono a mio avviso penalizzati in primis dalle società che hanno alle spalle...e nel caso di Totti anche forse da limiti caratteriali che ben conosciamo. Pressione dell'ambiente o meno, certe cose se le sarebbe potute risparmiare nella sua carriera. Mi ripeto dal mio post precedente, sono un tifoso rossonero, ma proprio non riesco a capire come (e quanto!!) debba sudare Del Piero per un rinnovo. Fatelo firmare!!!
    Piccolo amarcord: l'addio al calcio del Divin Codino. Ero a San Siro quel giorno, da pelle d'oca. Indimenticabile. Grazie ancora Roby.

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  8. Caro Simone, non possiamo saperlo con certezza e forse ci vorrà ancora un po' di tempo prima di rivedere Roma e Juventus a certi livelli, ma insomma, dopo gli ottavi di Champions (per la Roma) e soprattutto dopo il primo turno di Europa League (per la Juventus) io qualche dubbio ce l'ho.

    Enrico

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