venerdì 1 aprile 2011

Le "bestie" del calcio (da Max) 3/5

 
3. STIG TOFTING

Splendido esemplare di bestia in campo e fuori, il “Bulldog” non s’è risparmiato nulla, nemmeno la galera. Autore dell’autobiografia bestseller “No regrets” (“Nessun rimpianto”, come il suo tatuaggio sul ventre), il danese ha un’esistenza segnata dall’omicidio-suicidio dei genitori, ritrovati in casa quando aveva solo 13 anni. Nomade del calcio internazionale (Danimarca, Inghilterra, Germania, Svezia, Cina), si segnalò durante i Mondiali del 2002, quando riuscì a menare anche un compagno di squadra, Jesper Gronkiaer. Quell’anno e sempre con la Nazionale, meritò quattro mesi di carcere per aver preso a testate il proprietario di un ristorante, che aveva osato non gradirne il tipo di baldoria. Da invitare a cena.

Continua. Vedi anche: Vinnie Jones e Andoni Goikoetzea.

3 commenti:

  1. Me lo ricordo, era l'idolo della Gialappa durante le radiocronache mundial! Meno male che Totti non sputo' a lui :)

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  2. Noi del WWF non abbandoniamo MAI nessuno!

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